La Commissione Europea ha proposto all'approvazione del parlamento una legge per la regolamentazione del software all'interno dell'Europa. L'idea, sostanzialmente, è quella di responsabilizzare i produttori di software e combattere l'idea che il software venga fornito con la clausola As Is (ossia così com'è) sollevando l'azienda da qualsisi tipo di responsabilità sui danni
diretti o indiretti che il software può arrecare agli utilizzatori. Questo approccio pur condivisibile nei confronti dei consumatori (perchè tutelati finalmente nell'utilizzo del software) rischia di essere un boomerang senza precedenti per l'Europa. Vediamo perché.
Nella prima stesura della proposta di legge, in realtà, non si faceva distinzione tra software proprietario e software libero ne consegue che, mentre per una società ha senso rispondere di eventuali danni causati da software fatti in modo non corretto, ha un po' meno senso mettere in croce i contributori del Software Libero in quanto non percependo compenso per i propri contributi non possono permettersi di subire azioni legali per il proprio lavoro. La situazione è tutt'altro che semplice perchè allo stato attuale la Comunità Europea è completamente dipendente da software proprietari Americani e l'Open Source, fino ad oggi, ha rappresentato l'unica possibilità di sganciarsi da questa morsa.
Se la legge non dovesse subire modifiche significative rispetto al Software Libero e si prospetterebero scenari paradossali in cui in Europa non si potrebbe usare questi tipi di software se non con l'intermediazione di qualcuno che, ha pagamento, non se ne assuma la responsabilità legale o ancora dipendere esclusivamente da contributi esterni al software in quanto gli sviluppatori Europei sarebbero fortemente scoraggiati dal rilasciare contributi al Software Libero.
In molti sono i portatori di interesse che si sono mossi per fare pressione sulla commissione e sul parlamento per apportare le opportune modifiche all'impianto della legge (Oper Source Initiative, Free Software Foudtion, Linux Foundation, Open Document Foudation, Italian Linux Society e molti altri). Allo stato attuale non ci resta che attendere e sperare che il Parlamento Europeo e la Commissione Europea capiscano l'entità del problema a cui l'Europa andrebbe incontro e che, di conseguenza, pongano gli opportuni rimedi per garantire il Software Libero all'interno del vecchio continente.
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